La consulenza di direzione

La consulenza di direzione è un'attività finalizzata alla fornitura di servizi immateriali ed intellettuali a varie organizzazioni e imprese, private o pubbliche.
La prestazione del consulente è varia e consiste sostanzialmente in attività di assistenza e supporto alle persone dell'organizzazione cliente mediante consigli, pareri, piani, progetti, ...
E' possibile individuare 4 aspetti che caratterizzano la consulenza aziendale:

  • l'identificazione di un problema, o di una opportunità di miglioramento, per un'organizzazione cliente;
  • l'individuazione di una soluzione adeguata e praticabile;
  • l'assistenza nell’implementazione;
  • il trasferimento alle persone dell'organizzazione del know-how e delle competenze necessarie per consolidare autonomamente il miglioramento raggiunto.

Il consulente d'impresa utilizza generalmente un ampio ventaglio di metodologie e strumenti concettuali che gli permettono di osservare il  l'organizzazione da prospettive diverse.  Un bravo consulente deve avere la capacità di "mettersi nelle scarpe del cliente", cioè di vedere i problemi e le opportunità con gli occhi delle persone dell'organizzazione. Deve inoltre avere la competenza di "vedere sia gli alberi che la foresta". Deve cioè essere in grado di analizzare le situazioni da diversi punti di osservazione, sia da vicino che da lontano, cogliendo anche le relazioni tra i fenomeni non immediatamente evidenti.
Ciò gli consente di svelare con maggiore facilità le cause delle prestazioni insoddisfacenti e individuare insieme alle persone dell'azienda un adeguato percorso di risoluzione.
Per portare a termine l'incarico, il consulente deve:

  • definire con chiarezza il problema e/o l'esigenza dell'impresa cliente;
  • progettare una soluzione (la migliore possibile in funzione dei vincoli esistenti);  e
  • pianificare gli aspetti operativi dell'implementazione, coordinandosi con le persone dell'organizzazione.

Risulta utile fare seguire il termine del progetto di consulenza da uno o più incontri (follow-up) a distanza tempo, tipicamente 3 o 6 mesi, per verificarne i risultati e l'eventuale necessità di azioni correttive per riallinearli rispetto agli obiettivi iniziali.

Un elemento importante nel lavoro del consulente è il coinvolgimento delle persone dell'azienda nella ricerca della soluzione e nella successiva implementazione. Soluzioni anche ottime, ma percepite dall'azienda come estranee ai propri valori, alla propria cultura ed alla propria storia, possono incontrare diverse resistenze nella fase di applicazione.

Inoltre uno dei principali vantaggi di un consulente esterno, rispetto ad membro dell'organizzazione, è la sua assenza di coinvolgimento nei rapporti personali all'interno dell'organizzazione. Ciò gli consente di leggere meglio le dinamiche organizzative che si sono instaurate, e quindi portare a termine con efficacia il suo incarico.

Se desiderate avere maggiori informazioni

"Per quanto difficile o inedito sia un problema la soluzione migliore può nascere solo da un abbinamento dell'analisi razionale, basata sull'effettiva natura delle cose, con l'intelligenza e le capacità intellettuali che ricompongono i vari elementi in modo originale dando origine a una nuova configurazione."
[Kenichi Ohmae (1943- ) – Consulente aziendale, ha scritto tra gli altri il libro "The mind of the strategist"]